Urania 0737 - Gli Uomini di Vroob by Russ Winterbotham

autore:Russ Winterbotham [Winterbotham, Russ]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
editore: Mondadori
pubblicato: 2013-11-12T23:00:00+00:00

— Come dici, Stu? Un'astronave?

— Un'astronave, giudice. Viene dal pianeta Arturus...

— La radio non ha annunciato niente.

— La radio non ne sa nulla. Sono scesi due.., non si possono chiamare persone, due creature...

— Stu Blosser, non sei per caso ubriaco? Pensa alla tua campagna elettorale...

— Giudice — disse Stu, esasperato. — Non ho bevuto. Il mio è un allarme, un caso di emergenza. Vi spiegherò...

Il giudice tornò a interromperlo.

— Ma stai dicendo sciocchezze, Stu, devi aver bevuto...

— Ascoltatemi! — interruppe Stu.

La linea tacque per un momento. — Ti ascolto, Stu.

— Ogni parola che vi dirò è vera, anche se sembrerà assurda. Non riesco a crederci nemmeno io, eppure è vero. Vi telefono perché bisogna fare qualcosa e subito, appena avrò riappeso il ricevitore. La pace del mondo e il futuro dell'umanità dipendono da questo.

All'altro capo del filo si udì un breve ansito.

Allora Stu Blosser spiegò al giudice Phelps tutto quello che era capitato da quando gli uomini di Arturus erano scesi quel mattino sulla Terra.

Quando ebbe finito, il giudice disse: — Stu, se qualcun altro me lo avesse detto, lo avrei considerato pazzo. Adesso dovrò convincere gli altri che è vero.

— Bisogna assolutamente farlo, giudice.

— Lo so. Chiamerò la base di Salina, manderanno un ricognitore e nel caso sganceranno anche una bomba... Santo cielo! — ansimò il giudice.

— Che c'è?

— Bisogna allontanare An-gie.

— È impossibile. Io sono riuscito a venir via perché Rykio mi crede morto. Ha minacciato di ammazzarci tutti se qualcuno lasciava la casa.

— Allora spiegherò a quei signori come stanno le cose. Come posso parlarti?

— È impossibile.

— Ma tu stai telefonando.

— Telefono dalla casa dei Johnson, un po' più A ovest della mia — disse Stu. — Ma devo tornare. Non si sa come reagiscono quelle creature e noi, per loro, siamo poco più di un cane.

10 ho un certo vantaggio, perché Rykio mi crede morto, ma non so lino a quando durerà.

— E il secondo, quel Kintop?

— È meglio del primo, ma anche lui è enigmatico. Ci considera animali inferiori, benché siamo riusciti a persuaderlo a non imbalsamare due esemplari umani per portarli sul suo pianeta, come voleva fare.

— È incredibile, Stu.

— Be', fareste bene a indurre qualcuno a crederci. E presto. Mettetevi all'opera, giudice. Arrivederci. — Stu appese

11 ricevitore.

Quando si voltò, si vide davanti la signora Johnson, sconvolta.

— Stu... — cominciò, poi si fermò, non sapendo cosa dire.

— È tutto vero, signora Johnson — disse lui. — Però voi non fate niente e non tentate di allontanarvi, vi mettereste solo nei guai.

— Abbiamo un fucile e qualche cartuccia — disse la donna.

Stu rifletté un momento. — Che fucile?

— Un calibro ventidue.

Stu brontolò qualcosa. Non

era molto per una creatura spaziale alta più di due metri, ma era pur sempre un'arma e poteva essere mortale se centrava giusto.

— Datemelo — disse.

Cinque minuti dopo, tenendo

il fucile in pugno, Stu tornava verso la fattoria, A metà strada, sentì lo sparo della doppietta di Jake.

Affrettò il passo, raggiunse il prato a ovest e salì il pendio. Badando di tenersi al riparo della stalla, Stu si avvicinò cautamente all'aia e sgusciò nella stalla.

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